Continuiamo con i dolci delle feste, oggi aumentiamo di difficoltà e soprattutto di ingredienti. Si tratta del Pan del Vescovo dolce che durante il periodo natalizio veniva regalato, appunto, al vescovo. È un dolce diffuso in particolare nella zona di Blera, Villa San Giovanni in Tuscia, Veiano. A me la ricetta, in una versione più ricca, è arrivata da Castel Sant’Elia.
Ovviamente per avere un risultato ottimo dovreste usare prodotti della Tuscia!
PANDEL VESCOVO
Ingredienti
4 uova
250 gr di zucchero
250 gr di farina 00
250 gr di nocciole
150 gr di gherigli di noce (nella versione ricca che mi era stata data a Castel Sant’Elia)
150 gr di fichi secchi (nella versione ricca che mi era stata data a Castel Sant’Elia)
250 gr di uvetta sultanina
250 gr di cioccolato fondente
1 bustina di lievito per dolci
1/2 tazza di latte per sciogliere il lievito
15 gr di zucchero a velo
PAN DEL VESCOVO II versione
Ingredienti
4 uova
400 gr di farina
400 gr di zucchero
400 gr di nocciole
200 gr di uva sultanina
200 gr di cioccolato fondente
1 bustina di lievito per dolci
1 Tostate le nocciole in forno a 130° per 8-10 minuti ca, privatele della pellicola sfregandole in un canovaccio e tritatele grossolanamente. Lavate l’uva sultanina in acqua calda, tenetela a bagno nel vino per qualche minuto e strizzatela. Mescolate in una ciotola le nocciole, l’uva sultanina e il cioccolato fondente ridotto a scaglie (e se avete scelto la versione più ricca della ricetta aggiungete le noci e fichi tagliati grossolanamente).
2In una ciotola a parte rompete le uova e amalgamatele con lo zucchero; incorporate la farina e il lievito sciolto in poco latte tiepido.
3Unite le nocciole, l’uva sultanina e il cioccolato fondente (ed eventualmente fichi secchi e noci) e mescolate.Versate in una tortiera imburrata e infarinata, il composto risulterà molto denso e dovrete aiutarvi con una spatola unta per stenderlo bene. Fate cuocere per 40 minuti in forno a 180°.
4Togliete dal forno, lasciate intiepidire e spolverate con lo zucchero a velo. Fate raffreddare e servite
Ricetta tratta da Tuscia a tavola di Italo Arieti e riadattata per il blog da Francesca Mordacchini Alfani