Domenica 11 febbraio 2018. Chianti Lovers. Nome af/fascinante. Mettere insieme tutti i territori del Chianti. Per far capire che c’è altro oltre il fratello maggiore: il Chianti Classico. Iniziativa lodevole. Con molte insidie. Al netto di una astrusa e strampalata organizzazione dei materiali di degustazione. Era necessario leggere tre brochure differenti per arrivare a orientarsi. Abbiamo assaggiato, per la sua essentia, vini molto differenti. Per territorio, ovviamente. Per vinaggi. Per annata.
Alcune brevi considerazioni. Sulle sottozone. Chianti Montalbano, Chianti Montespertoli… la localizzazione di aree ristrette in un territorio così esteso come il Chianti non è immediata. Forse neanche per i Toscani. Mi chiedo quanto il termine Chianti, seppure conosciuto e disciplinato da secoli riesca a qualificare territori interessanti, ma lontani e differenti. Credo che sia necessaria una riflessione sia sulla denominazione che sulla promozione di queste zone. Sull’ identità che possono conferire al vino.
Di tutte queste denominazioni l’unica che spicca per coerenza territoriale e stilistica è, non a caso, la Rufina. Per storia. Per un lavoro che “viene da lontano”.
Per la prima volta era presente il Consorzio del Morellino di Scansano. Una novità interessante da un lato. L’opportunità, per il Morellino, di farsi conoscere. Forse sarebbe stata probabilmente più logica dal punto di vista territoriale, e non solo, la sua presenza ad Anteprime di Toscana con la Maremma.
Divertente. “Trendy”. La degustazione pomeridiana. Tanti giovani. Tecno commerciale sparata. Food. Un grande happening. Per noi “vecchi” degustatori una bestemmia. Per i giovani, per i produttori un approccio diverso. Vivace. Ho visto interesse. Attenzione. Voglia di.
Abbiamo assaggiato gran parte dei vini presenti professionalmente ed impeccabilmente assistiti da Paola Moretti, Sommelier nonché proprietaria dell’azienda Querce Bettina di Montalcino, che ci ha guidati in un percorso degustativo ad ostacoli.
Abbiamo apprezzato, in ordine rigorosamente alfabetico:
Chianti D.O.C.G. 2017:
Agrisole; Badia di Morrona; Castello di Oliveto; Fattoria di Poggiopiano; Le Fonti; Melini; Sangervasio.
Chianti Colli Fiorentini 2016:
Fattoria di Bagnolo; Tenuta San Vito.
Chianti Colli Senesi D.O.C.G. 2017:
Ficomontanino.
Chianti Montalbano D.O.C.G. 2017:
Tenuta Artimino.
Chianti Rufina D.O.C.G. 2016:
Fattoria Il Lago.
Chianti Superiore D.O.C.G. 2016:
Fattoria di Poggiopiano; Pieve de’ Pitti Cerretello; Pieve de’ Pitti Moro di Pava; Usiglian del Vescovo; Vignano.
Chianti D.O.C.G. Riserva 2015:
Fattoria Casalbosco; Fattoria di Fiano Ugo Bing; Pieve de’ Pitti; Podere Ghisone; Tenuta San Jacopo; Villa Cilnia.
Chianti Colli Fiorentini Riserva 2015:
Castelvecchio.
Chianti Colli Senesi D.O.C.G. Riserva 2015:
Ficomontanino; Tenuta Casabianca Belsedere.
Chianti Montalbano D.O.C.G. Riserva 2015:
Fattoria di Faltognano; Tenuta Cantagallo Il Fondatore.
Chianti Rufina D.O.C.G. Riserva 2015:
Fattoria Selvapiana Vigneto Bucerchiale; Marchesi Gondi; Villa Travignoli.
Morellino di Scansano D.O.C.G. 2017:
Bruni; Poggio Brigante; Vignaioli del Morellino di Scansano.
Morellino di Scansano Riserva D.O.C.G. 2015:
Bruni; Fattoria San Felo; Motta; Terenzi Madrechiesa.