Tutti gli articoli di
Sapesse Contessa
Spazio disponibile
Per la tua pubblicità in questo spazio contatta advertising@carlozucchetti.it
Viaggio in Lunigiana: l’arrivo. Il Ristorante La Posta a La Spezia
Un bravo ristoratore, oltre ad essere un anfitrione, deve diventare punto di riferimento delle novità produttive interessanti che il territorio propone. Conoscerle e costruire intorno ad esse un piatto o il racconto di un calice lasciando trasparire l’amore profondo per la propria terra, le sue tradizioni, per l’uomo che la abita e la vive nel lavoro quotidiano.
L’Amarone che non ti aspetti. Lo Scajari di Gini.
Guardami in faccia. Ci credi? – chiese il padre. Sì. Lui – Sandro Gini – ci credeva. Indiscutibilmente. Aveva faticato per trovare quei terreni. Che non erano neanche così vicini alla loro azienda. Era andato
Cà Lustra e Zanovello, più che l’enduro potè la vigna
La chiara mobilità dello sguardo di Franco Zanovello prende ancora più corpo nel contrasto con la linea spessa e netta dei suoi baffi. Dinamismo e fissità. Si presenta così. Una vigilanza intelligente e costante a cui
Arcangelo Dandini e la cucina della memoria
Tutto è iniziato a La Doganella, vicino ai Pratoni del Vivaro, sui Colli Albani. In realtà per la famiglia Dandini l’esperienza del ristorante non era nuova. Quella storia era cominciata molto tempo prima. Ma per
I Sette Consoli: dove mangiare bene ed essere felici a Orvieto
Orvieto non è solo il Duomo. È innegabile però che in quelle alte guglie si rapprenda la sua figurabilità. E nell’immaginario comune appare come una città verticale a partire dalla rupe su cui si erge.
Agriturismo Il Casaletto: una gustosa opera corale
E andare in giorni bianchi come arsura, soffio di vento e forza delle braccia, cantava Guccini. Andare con lo sguardo avido di conoscenza, predisposti all’ascolto. Andare. Aperti al confronto, con la voglia di inseguire un progetto
Poggio Grande. Nella Val d’Orcia fra vino e cavalli da Palio
Raggiungere la Val d’Orcia, per chi abita nell’alta Tuscia, non è un’impresa titanica. Bisogna passare per Radicofani perché la Cassia è ancora interrotta, ma si tratta pur sempre di poco più di un’ora di macchina.
Il Cacio dei Fratelli Pira: quando la Sardegna diventa Tuscia
Ampie distese di campi coltivati e pascolo si allungano senza vertiginose cabrate, seguono il profilo dei rilievi bassi e arrotondati generati dall’ultima fase delle eruzioni del Vulcano di Latera. Un paesaggio che nasconde a tratti
Leonildo Pieropan: avventure di un vignaiolo di Soave
È fine gennaio. Una di quelle giornate in cui la luce ancora fredda aumenta d’intensità e sovraespone le cose, congelandole in una fissità invernale. Fuori dalle mura turrite di Soave, i rami ancora spogli
Alba Esteve Ruiz, un talento dolce come il Marzapane
Crucifere, cosa sono costoro? Un piatto del cavolo, si potrebbe dire, e senza offesa! Una variazione sul tema delle brassicacee, finalmente protagoniste assolute in una preparazione che gioca sulle consistenze e sulle diverse cotture mettendo