Al Salone del Gusto cinque nuovi presidi Slow Food della Regione Lazio

Come prima uscita pubblica da neo presidente della Camera di commercio di Viterbo forse Domenico Merlani non poteva fare di meglio. Ha parlato infatti di tipicità e territorio, di prodotti ed eccellenze nella conferenza stampa per presentare la partecipazione della Tuscia al Salone del Gusto di Torino (dal 23 al 27 ottobre), la manifestazione internazionale di Slow Food giunta alla decima edizione. Con lui Roberto Muzi, del comitato esecutivo di Slow Food Lazio, Francesco Monzillo, segretario generale di via Rosselli, e Angelo Proietti Palombi, fiduciario della condotta di Viterbo. Tante le iniziative della Tuscia in programma al padiglione Lazio: si parlerà di coniglio leprino e gelato artigianale, di susianella e porchetta, di legumi e di vino.

Saranno sei le macroaree tematiche individuate nel padiglione: extravergine di oliva, legumi, formaggi, prodotti da forno, birra e salumi. Verranno coinvolti e valorizzati i prodotti storici e i presidi che da tempo hanno caratterizzato e salvaguardato il territorio, come la marzolina, il caciofiore della campagna romana, la susianella di Viterbo, la tellina del litorale. Saranno inoltre presentati cinque nuovi presidi: fagiolina di Arsoli, lenticchia di Rasci, fagiolone di Vallepietra, giglietti di Palestrina e i Chiacchietegli di Priverno. Il Lazio si conferma ancora una volta terra di eccellenze: basti solo pensare che su venti nuovi presidi che verranno presentati cinque (quelli elencati) vengono dal Lazio.

I produttori saranno 45, di cui 13 dalla Tuscia: birrificio Itineris di Civita Castellana e Free Lions di Tuscania. Per l’olio Laura De Parri di Canino, Evolio di Vetralla e il Molino Sciuga di Montefiascone. Poi ancora il Consorzio coniglio verde leprino di Vasanello, Fratelli Stefanoni e Coccia Sesto di Viterbo per le carni suine e i salumi. Dolci: pasticceria cioccolateria Santori di Castiglione in Teverina e Casantini di Viterbo, Le Perle della Tuscia di Viterbo e Azienda biologica Marco Camilli di Onano con patate e legumi. Per i formaggi Pira Giovanni Maria di Ischia.

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