AINSLEY E DENNIS: PASSEGGIATE ROMANTICHE

Schermata 2014-10-25 alle 19.08.07L’autore del bel disegno qui riportato è il pittore in­glese Samuel James Ainsley, uno dei pionieri della scoper­ta dell’Etruria, della quale ritrasse molti degli angoli più sugge­stivi durante le sue escursioni in questa terra, av­venute nei primi anni qua­ranta dell’800. Erano anni in cui l’amore per la classicità si era stempe­rato col gusto romantico per l’insolito ed il “pittore­sco” e la visita e lo studio delle vestigia romane non costituiva più l’unico scopo di chi si metteva in viaggio per l’Italia.

Compagno di viaggio di Ainsley era il più noto George Dennis, anch’egli in­glese, appassionato studioso delle città e delle necropoli etrusche, da lui profondamente amate e percorse in lungo e largo alla ricerca di testimonianze dell’antico popolo italico. L’attenzione di Dennis per Ronciglione, da questo punto di vista è ovviamente minore rispetto ad altre città, ma le parole di “The cities and cemeteries of Etruria” sono per noi in­teressanti e certamente bene­vole (certo di diverso tono da quelle di Dickens che sosterà a Ronciglione solo tre anni dopo!). Sulle ripide coste del bur­rone su cui il borgo è co­struito, egli segnala la presen­za di tombe che testi­moniano la sua origine etru­sca, della quale però, sottoli­nea, non rimangono tracce nemmeno nel nome. Ronci­glione e le sue “bellezze” sono però elette da Dennis a sua dimora per il perio­do di tempo che dedicherà alla visita di Sutri e dintorni, dal momento che là non esi­stono locande, mentre “a Ronciglione si può alloggia­re in modo molto tollerabi­le”, essendovi persino la scelta tra più alberghi; tra es­si l’Aquila Nera “is the best”. E’ preferibile quindi raggiungere Sutri da Ronci­glione “situata romanticamente sull’orto di una profonda gola”,anche se le tre miglia da percorrere sono pessime, co­sì che, secondo Dennis, solo ironicamente si deve interpretare l’antico detto romano ire Sutrium. L’inglese ci ha lasciato an­che una commossa descri­zione del Lago di Vico sco­perto durante una passeggia­ta per le colline sopra Ronci­glione nei colori di un tra­monto autunnale; un lago che oltrettutto ha il pregio di as­somigliare ai laghi della sua terra (una somiglianza rile­vata quasi ottanta anni prima anche dallo scrittore scozze­se Tobias Smollett). Proba­bilmente è in una di queste passeggiate che il suo com­pagno di viaggio Ainsley ha lavorato sul disegno di Ronciglione. L’allora trenta­seienne pittore era un appas­sionato etruscologo e un at­tento conoscitore della Tuscia (a lui si deve la scoperta delle tombe di Sovana e Pitigliano). Egli era con Dennis già nel giugno-luglio del 1842, quando visiteranno tra l’altro Tarquinia, Tusca­nia, Bolsena, Montefiascone, Orvieto; sarà ancora con lui nell’ottobre dello stesso anno, oltre che a Ronciglio­ne, a Veio, Castel d’Asso, Norchia, Sutri, Nepi ecc.

Il disegno che qui riportiamo (eseguito a matita su carta avoriata, 29,5 x 44,4) riporta la data di lunedì 31 ottobre 1842 ed è conservato al British Mu­seum di Londra, tra altri 101 disegni, tutti riguardanti le città dell’Etruria. In esso Ronciglione è colta da set­tentrione, sullo sfondo gli Appennini, il Soratte e la valle del Tevere. Ben eviden­ti tra il verde degli alberi spiccano la cupola ed il cam­panile del Duomo; più vici­no si può notare il cosiddetto “Casalino”, mentre sulla si­nistra c’è l’edificio delle car­tiere. E’ visibile anche la Strada Cimina che sale, da cui si diparte la stradina che percorre la valle del Rio Vi­cano (oggi Via delle Cartie­re ). Come tutti gli altri lavo­ri di Ainsley, anche questo disegno, prezioso per la pre­cisione e l’accuratezza quasi antiquaria per cui è famoso, è caratterizzato soprattutto dalla intensa luminosità che domina sulle cose e che ren­de vivo il paesaggio. Siamo di fronte ad una bella testi­monianza di una Ronciglio­ne più giovane di un secolo e mezzo.

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