Per salvaguardare, tutelare e valorizzare la filiera italiana degli agrumi arriva un disegno di legge presentato al Senato da Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino (Sinistra italiana – Altra Europa con Tsipras), insieme a Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, Gerardo Diana, responsabile nazionale agrumi di Confagricoltura e Giosuè Catania, vice presidente Cia.
In 5 articoli e una dotazione finanziaria di poco più di 10 milioni di euro all’anno nel triennio, il provvedimento punta a dare una giusta remunerazione a produttori e lavoratori e promuovere sui mercati italiani ed esteri la qualità degli agrumi made in Italy, coltivati in circa 130 mila gli ettari in prevalenza in Sicilia e Calabria.
Elemento centrale del disegno di legge è la creazione di un piano di settore per l’agrumicultura che possa riunire sotto la guida del ministero delle Politiche agricole tutti i rappresentanti della filiera, dai produttori a chi fa ricerca, dalle industrie della trasformazione, al settore della commercializzazione e distribuzione. Il provvedimento punta poi a incentivarne il consumo a partire da una sinergia con il Programma Frutta nelle scuole dell’Unione Europea. Il provvedimento dovrebbe permettere inoltre di affrontare i problemi legati al costo della filiera e rafforzare le barriere fitosanitarie necessarie a preservare la salute degli agrumeti italiani, in questi ultimi anni gravemente colpiti dal contagio del virus della Tristeza.