56a Fiera del Vino di Montefiascone: Sandro Capitani intervista Riccardo Cotarella

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Carlo Zucchetti, Sandro Capitani e Riccardo Cotarella

Quest’anno la Fiera del Vino di Montefiascone ha introdotto una novità interessante cercando di porsi sempre più come  una manifestazione che, pur mantenendo l’importante legame con le sue radici popolari e tradizionali, fa del vino non un pretesto per un baccanale fine  a se stesso, ma il soggetto e il protagonista principale. Si tratta di un talk show, un momento dedicato a un faccia a faccia tra un giornalista enogastronomico e un personaggio del vino di Montefiascone. Un’iniziativa  che si va ad aggiungere a quelle già esistenti  come il percorso dedicato alle 5 DOC Storiche o le degustazioni guidate da importanti giornalisti enogastronomi,  che mirano a sviluppare un rapporto più consapevole con questa bevanda, non più percepita nel suo valore alimentare e inebriante, ma nella sua valenza edonistica ed economica, marcatore territoriale in grado di promuovere anche dal punto di vista turistico   le zone di provenienza.

Da qui è partita l’interessante intervista di Sandro Capitani, caporedattore di Rai Radio Uno, conduttore di La Terra a   Riccardo Cotarella, presidente nazionale Assoenologi, professore dell’Università della Tuscia, fondatore  con il fratello Renzo della Cantina Falesco di Montefiascone.

Una conversazione a tutto tondo che ha toccato temi fondamentali a partire dall’economia.

Riccardo Cotarella  ha ricordato la buona salute dell’agroalimentare italiano e in particolare del comparto vitivinicolo: “A Guardare i dati 2013  il settore vitivinicolo ha totalizzato più di 5 miliardi di euro in esportazioni, occupa circa 800.000 ettari per 20.000 aziende. Abbiamo un patrimonio inestimabile di vitigni autoctoni di qualità. È un settore che dà speranza anche ai giovani tanto da sviluppare un ritorno all’agricoltura. Nonostante tutto oggi il vino è uno dei settori che riesce a ripagare dei sacrifici”

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Sandro Capitani e Riccardo Cotarella

Domanda d’obbligo  sull’ Expo 2015, Riccardo Cotarella è infatti il presidente del Comitato Vini “L’Expo è una grande opportunità per il vino, 40 milioni di visitatori previsti, 7 milioni di biglietti già acquistati dalla Cina, paese a cui guardiamo tutti con interesse, grande bacino in crescita a cui guarda con attenzione  l’export, 6 mesi per raccontare il vino a milioni di appassionati. Il Padiglione fortemente voluto dal Ministro Martina sarà un momento per esaltare la matrice culturale del vino e per promuovere legami con la moda, l’arte la musica”.

“Coltivare il futuro, che messaggio dare ai giovani?” ha chiesto poi Capitani

“Bisogna capire che avere accanto i giovani è un vantaggio per noi. Il loro entusiasmo, la voglia di imparare, l’energia che hanno deve essere cavalcata, mai sfruttata. Personalmente ho creato una squadra di 22 ragazzi che mi aiutano nel lavoro con le 75 cantine che seguo. La maggior parte di loro proviene dall’Università di Viterbo dove insegno. Quello che consiglio a un giovane che vuole diventare enologo è fare molte esperienze anche all’estero, studiare il mercato e conoscere l’inglese”.

Capitani ha  stimolato la conversazione  domandando quale fosse la zona d’Italia meno conosciuta, ma con più potenzialità “Il Lazio in particolare è penalizzata per posizionamento e apprezzamento dei vini. C’è molto da lavorare per farsi conoscere. Il Lazio soffre la presenza di Roma così come l’Oltrepo pavese patisce Milano.  Per poter uscire da questo impasse c’è bisogno di fare sistema  e fare comunicazione. Riuscire a raccontare il territorio e la sua cultura. Qui in particolare manca un consorzio dell’Est!Est!!Est!!! che possa lavorare in questo senso, spingere verso la qualità e al tempo stesso comunicare il vino del territorio. Sono molto legato a questa zona,  che è quella dove ho mosso i miei primi passi non solo come studi, ma anche lavorativamente. Ho iniziato infatti nelle Cantine Vaselli di Castiglione in Teverina. Di Montefiascone è Italico Pascucci un personaggio a cui sono molto legato e che ha avuto un ruolo importante nella nascita  della Falesco.  Mi auguro quindi che ci si possa davvero indirizzare verso la costituzione di un consorzio di tutela in grado di programmare una promozione adeguata.”

“Molto stimolante questa conclusione – ha affermato Capitani- Da questa sera parte un’idea, sicuramente Carlo Zucchetti, sempre così attento a questi temi e a cui dobbiamo l’idea di queste interessanti conversazioni  potrebbe essere il tramite giusto per mettere insieme il mondo enoico della zona”.

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Carlo Zucchetti, Luciano Cimarello, Sandro Capitani e Riccardo Cotarella
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Carlo Zucchetti, Reanato Trapè, Sandro Capitani e Riccardo Cotarella

Soddisfazione da parte dell’amministrazione per la serata apprezzata e seguita da appassionati e produttori.  L’assessore alla cultura Renato Trapé ha  sottolineato l’importanza di questi spazi di approfondimento e ha proposto la cittadinanza onoraria per Riccardo Cotarella. Il Sindaco, Luciano Cimarello, che ha chiuso l’incontro ha ribadito la necessità di fare sistema e di lavorare sul vino come elemento trainante storico e culturale.

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Luigi Leonetti della Banca Cattolica di Montefiascone mentre consegna il libro sulla storia di Montefiascone a Sandro Capitani e a Riccardo Cotarella

 

 

 

 

 

 

 

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