Viticoltura: in Italia oltre 230 milioni di piantine di vite, aumento del 15 per cento

In Italia sono oltre 230 milioni le piantine di vite messe in vivaio. Lo comunica il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), il cui Servizio Nazionale di Certificazione della Vite ha pubblicato i dati relativi alla disponibilità vivaistica dei nuovi vigneti italiani per la campagna 2016-17. Il tutto è consultabile online sul sito del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nella sezione Area vivaisti.

Il numero totale delle nuove viti è 231.088.348, di cui 19.879.775 franche e 211.208.573 innestate, registrando un aumento del +15% rispetto all’anno precedente. Le piantine non innestate e innestate appartengono a varietà di viti iscritte al Registro Nazionale delle varietà di vite o ad altri registri nazionali dell’Unione Europea. Per quanto riguarda il Registro Nazionale sono 406 le varietà di viti che hanno prodotto talee innestate. Il primo posto spetta al Glera con 23.634.913 unità, seguito da Pinot grigio con 18.734.680, Sangiovese con 12.139.538 e Chardonnay con 10.639.276. Da segnalare la commercializzazione delle varietà nazionali “resistenti” alle comuni fitopatie della vite. Tra le 24 varietà portainnesto si segnalano 140 Ruggeri e 1103 Paulsen, che hanno dato vita a circa il 77% del totale di talee franche prodotte (rispettivamente 10.440.999 e 4.751.894). Le regioni più produttive si confermano Friuli Venezia Giulia (60% del totale), Veneto (14%), Sicilia (6,5%), Puglia (6%), Piemonte (5%) e Toscana (4%).

Per quanto riguarda i registri di altri paesi dell’Unione Europea, le talee innestate (21.615.508, con un +16% rispetto all’anno precedente), già conteggiate nel computo complessivo,  appartengono a 154 varietà di uve da vino e da tavola, che non potendo essere utilizzate in Italia, vengono esportate nei paesi d’origine delle gemme utilizzate per la produzione della piantina stessa. Le più innestate sono Macabeu (2.448.875) e Verdejo (1.171.100), Moscato Ottonel (1.160.025), (Airen 1.043.725) e Xarello (1.037.975), pari circa al 32% del totale.

«Anche quest’anno – commenta il commissario straordinario Salvatore Parlato, Commissario Straordinario – il Crea ha aggiornato il Registro Nazionale delle varietà di vite con informazioni tempestive, provenienti da tutta Italia, sullo stato dell’arte ancor prima della commercializzazione. Un altro esempio in cui il nostro know how fornisce un servizio rivolto alla società. Nello specifico da un lato supporta i vivaisti in grado di influenzare il mercato, fissando il prezzo di vendita a partire dall’effettiva disponibilità, dall’altro i produttori che in anticipo sanno quali viti e quali varietà troveranno sul mercato».

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