Tra i sicuri protagonisti del 50° Vinitaly di Verona, in programma dal 10 al 13 aprile, ci sarà il Friuli-Venezia Giulia, con 106 aziende vitivinicole regionali nello stand collettivo su una partecipazione totale di 195 imprese. Oltre ai vini, non mancheranno i prodotti tipici quali il formaggio Montasio e il prosciutto di San Daniele. L’impegno finanziario della Regione è di circa 500 mila euro. Un sistema coeso che proprio in questa occasione potrebbe veder premiata un’attesa trentennale con l’ottenimento della denominazione di origine controllata (Doc) Friuli – Friuli-Venezia Giulia, in quanto il comitato nazionale si riunirà prima dell’inaugurazione di Vinitaly.
“Ottenere finalmente la Doc – ha detto Cristiano Shaurli, assessore alle risorse agricole e forestali – sarebbe un successo per le istituzioni ma soprattutto per una filiera che è riuscita a fare un salto di qualità“. Molto ricco il calendario friulano al Vinitaly, con 14 eventi programmati al padiglione 6, area C7-E8, a partire dall’inaugurazione di domenica 10 aprile alle ore 12.30 a cui seguiranno incontri a tema e presentazioni. Fra le novità anche il focus sulla Ribola Gialla, “un vitigno – prosegue Shaurli – di cui stiamo studiando, assieme al Consorzio Doc FVG, le forme di tutela giuridica e un angolo dedicato sia in termini di degustazione sia di presentazione per un vino in forte espansione” e la presentazione di Italy is Eataly in cui verrà illustrata la collaborazione con Eataly nei due punti vendita di New York e Chicago che per un mese saranno dedicati al Friuli-Venezia Giulia.
Ad affiancare l’assessore alle risorse agricole e forestali Cristiano Shaurli nell’illustrazione del ricco calendario della manifestazione c’erano, oggi a Udine nella sede della Regione, anche il direttore generale dell’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (Ersa) Paolo Stefanelli e il presidente del Consorzio Doc FVG Pietro Biscontin.
“L’iniziativa nasce in collaborazione fra la Regione e le Camere di Commercio – ha chiarito Shaurli – e permetterà di presentare tutto il comparto agroalimentare regionale per un mese intero. Vogliamo supportare i produttori a essere presenti in queste aree anche aiutandoli nelle corpose procedure richieste dal mercato americano e abbiamo l’ambizione di far conoscere un patrimonio di prodotti, piu’ ampio possibile della nostra regione, sul mercato internazionale“.